Che cos’è la felicità?

Una delle maggiori fonti di infelicità è credere che esista una dimensione in cui si è felici per sempre e che la sofferenza sia un errore o un fallimento.

Oggi è la giornata mondiale della felicità e mi piacerebbe dire la mia sull’argomento, ma è un po’ come definire cosa sia la vita: chi sa trovare una definizione che metta d’accordo tutti?
La felicità viene definita dalla Treccani come “stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato”.

Se prendiamo per vera questa definizione, sgombero subito il campo da ogni illusione: non ne esiste una che duri per sempre. Se definiamo la felicità come una forma di equilibrio, anche di questo non ne esiste uno che duri per sempre.

La nostra vita è un percorso: da quando nasciamo fino al nostro ultimo respiro, cresciamo, diventiamo persone sempre più complesse. In questo lungo percorso, ciò che è più cruciale e che tendiamo a dare per scontato quando stiamo bene, è il senso di essere sempre noi stessi, nonostante il tempo e il cambiamento tendano a smentirci, quel sentimento di essere sempre noi in ogni istante della nostra vita, quando impariamo a scrivere in prima elementare, quando prendiamo la patente, quando camminiamo con il bastone.
La nostra crescita non è un percorso lineare, in cui ogni giorno aggiungiamo un mattone alla nostra conoscenza, a quello che mia madre chiamava “maturare”. Avviene sempre attraverso una crisi, una rottura, qualcosa che entra nella nostra vita e non siamo in grado di assimilare nell’equilibrio che abbiamo creato. Questo qualcosa può essere il corpo che cambia, la nascita di un figlio, il matrimonio, la fine di una relazione d’amore, la fine del percorso di studi, la morte di una persona cara, il non trovare lavoro, un fallimento. Non possiamo proteggerci dallo scorrere del tempo. Tuttavia non tutte le crisi della nostra vita sono drammatiche, alle volte vengono superate senza troppi scossoni, ma ci danno comunque una nuova complessità, una nuova forma di consapevolezza sui noi stessi e sul mondo.

Che cos’è infine la felicità?

E’ il periodo che intercorre tra una crisi e l’altra, è l’equilibrio temporaneo che creiamo, dopo esserci ricostruiti ogni volta.

La verità è che non esiste felicità senza una crisi.

 

E anche volendo evitare il cambiamento (come molte persone si impegnano a fare), ne pagheremmo comunque il prezzo, con la noia, con la solitudine, con l’avvizzimento di anima e corpo.

Se proprio devo definire la felicità, allora, lo definisco come un riconoscersi sempre, nei propri successi e nei propri fallimenti, nelle cadute e nelle risalite, sentirsi sempre sè come se tutto ciò che facciamo ci rispecchiasse, ma non ci definisse veramente per ciò che siamo.

Buona giornata mondiale della felicità a tutti quanti.

E non fatevi condizionare dal meteo

 

 

1 opinione riguardo a “Che cos’è la felicità?

  1. Pingback:Perchè non trovo la persona giusta? (Il principe azzurro non esiste, esiste solo una necessità che si veste di qualcosa) – Viviana Puggioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *