“A Taaavola”, ovvero sdrammatizzare per superare.

Le giornate di un genitore possono essere molto lunghe: talvolta capita che operazioni che molti danno per scontate e naturali, come  “mangiare”, “bere”, “dormire”, con un bambino vengano raggiunte al prezzo di un lungo e paziente lavoro di negoziazione.

Capiterà di cucinare con cura e amore qualcosa che nostro figlio rifiuterà, come capiterà di buttare qualcosa in padella con dubbi risultati e ottenere un enorme quanto inspiegabile successo; apostroferemo contrariati nonni che minacciano l’arrivo del lupo o dell’orco; ci troveremo di fronte a treenni furbissimi che troveranno qualsiasi scusa per non ottemperare alle nostre richieste o sfrutteremo a nostro favore uno strano concetto di possesso, per cui qualcosa di irrilevante, diventerà fondamentale nel momento esatto in cui se ne approprierà qualcun altro.

Sono passaggi della vita che si possono evitare? Purtroppo non ho ricette per questo.

Tuttavia l’uscita di aprile di Babalibri “A Taaavola” , mescola in poche pagine pappa, lupi, orchi e possesso e ci ricorda che esiste una risorsa fondamentale per poter accettare ciò che non può essere cambiato con urla, autorità o persuasione: l’ironia.

Se una giornata è lunga, difficile e piena di “NO!”, cercate di non prenderla troppo sul serio. Ne avremo di migliori.

Non c’è difetto a cui non ci si affezioni e in ogni caso ci mancheranno quando saranno grandi.

Buon appetito e buona lettura!

 

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