In gravidanza puzzavo, o almeno così mi sembrava, di certo il mio odore era cambiato. Un po’ me ne facevo un cruccio, un po’ rilevavo che nonostante creme e profumi, quell’odore riemergeva e quindi la prendevo con filosofia. Era diverso il sudore, diverso l’odore che impregnava i vestiti; lo sentivo quando mi spogliavo la sera, quando mi cambiavo gli abiti, quando, prima di uscire di casa, indossavo la sciarpa. Ma dopotutto avevo una pancia enorme, la pubalgia, i capelli corti, perchè dopo che erano diventati come saggina avevo dovuto tagliarli e, soprattutto, qualcuno che sgambettava nella pancia. Era cambiato l’insieme e l’odore era solo uno dei particolari del quadro. Ma comunque era puzza.
Poi annusai Federico. Appena nato quell’odore ci avvolse e non era più tanto brutto. Ci siamo riconosciuti così.
Mentre sentivo che mi stavo abbandonando al sonno, con il suo peso leggero sul petto, sicura che non sarebbe caduto (a torto o a ragione non saprei, ma non è caduto in effetti), mi attraversò un pensiero.
“Il nostro legame ha un odore”
E’ più che la somma del mio e del suo. E’ l’odore del noi.