Sul delicato confine tra stimolare e pretendere, accudire e sostituire
– Come va a casa? È tranquillo il bimbo? – Sì. Come un ordigno inesploso della prima guerra mondiale. Tutto ok, insomma. (Dialogo “rilassato”, tra mio marito e me) Una cosa che spiego spesso quando lavoro è la difficoltà di osservare una situazione da un punto di estraneità alla faccenda. Sgombero subito il campo daLeggi di più a riguardoSul delicato confine tra stimolare e pretendere, accudire e sostituire[…]