Rassegna stampa – Menno Von Brucken Fock


Articolo originale su “Menno von Brucken Fock”

(traduzione automatica dall’olandese)

Per molti, gli anni ’70 sono ancora l’ultimo decennio del rock progressivo e innumerevoli musicisti hanno tratto ispirazione da ciò che era stato concepito all’epoca. GAS. Il Gruppo Autonomo Suonatori esiste da quasi 25 anni ed è nato dal cervello del fan de Le Orme Claudio Barone (basso, voce). Oltre alle influenze psichedeliche e agli elementi della musica folk medievale, Omnia Sunt Communia a volte rileva anche influenze jazz nella musica di cinquanta minuti che si ispira principalmente ai grandi prog degli anni Settanta. La prima canzone non sarebbe stata fuori posto in Raindances dei Camel, anche se senza quell’inizio fastidioso dall’aria orientale. Le voci in italiano consistono in gran parte in testi recitati cadenzati che arrivano all’ascoltatore con una voce un po’ scricchiolante. Se devi abituarti all’italiano, la voce difficilmente può essere qualificata come tale. Eppure in molti casi si adatta a questa musica dall’aspetto “vintage”. Dopo l’inizio un po’ “Camelesco“, l’atmosfera va enfaticamente verso il medioevo con chitarra acustica e flauti. Nella seconda parte di Preludio 2, dopo un inizio acustico, si possono sentire come accompagnamento tasti alti e percussioni sommesse. La canzone finisce come un LP scoppiettante. Il brano successivo è una sorta di incrocio tra Canterbury e Happy The Man, mentre in Beatrice, oltre ai sintetizzatori alla Ozric Tentacles, risuonano alcune influenze orientali con un ruolo di primo piano per il mandolino di Barone. Il brano musicale centrale e tranquillo avrebbe potuto essere su un album degli Ayreon. Attraverso una parte più jazzistica, la musica ritorna al folk medievale e poi termina come una vera e propria sinfonia. Il Richiamo Della Sirena è un incrocio tra Camel e Hatfield & The North. La canzone contiene diversi cambi di tempo e il sassofono è enfaticamente presente. La title track è piuttosto jazz e la voce mi ricorda Paolo Conte. Omnia Sunt Communia è un album con una stimolante diversità di influenze e stili e quindi un’avventura piuttosto divertente da ascoltare.


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